Il Comune di Isola di Fondra, nell’Alta Valle Brembana, è composto da due frazioni a fondo valle, Fondra e Trabucchello, e da cinque frazioni di montagna poste sulle pendici del Monte Torcola: Pusdosso, Cornelli, Foppa, Forcella, Via Piana . In tutto il Comune gli abitanti sono 186 di cui sette residenti a Pusdosso, e gli altri a Fondra e Trabucchello. Le altre frazioni sono abitate solo nei mesi estivi.
I primi insediamenti in queste zone risalgono al 1200-1300. E’ testimoniata la presenza di un nucleo abitativo (due tegge) a Forcella da un atto notarile del 1179.
Gli antichi abitanti erano dediti alla pastorizia ed all’agricoltura. In estate si falciava l’erba che poi seccata serviva come cibo invernale per gli animali. Con il legno raccolto in autunno, durante l’inverno gli uomini realizzavano gli attrezzi che sarebbero serviti per il lavoro nei prati: le gabbie, le gerle, i rastrelli. Le donne filavano la lana ricavata dalla tosatura delle pecore per realizzare maglioni e calzini.
Fino agli inizi del 1800 vi era un’altra risorsa economica: l’attività mineraria. Durante la dominazione veneta Fondra era un centro minerario importante, con diverse miniere di ferro e di rame sparse in varie località. Nelle miniere si lavorava da ottobre a maggio, perché d’estate l’eccessiva umidità e le acque che coprivano il fondo rendevano impraticabili le miniere.Il materiale ferroso veniva portato a spalle in gerle a fondovalle (Fondra) dove si trovavano le fucine per la lavorazione. Il ferro e gli “assali” (barre di ferro) venivano venduti a Genova, Milano e Bergamo. Nel ‘700 e nei primi decenni del 1800 si producevano chiodi. Tra gli abitanti si era venuta a creare una manodopera altamente specializzata nella lavorazione del ferro grazie alla tradizione e ad un’attività che veniva trasmessa da padre in figlio. Nel corso dei secoli furono molti gli artigiani (Michetti, Paganoni) che si recarono a lavorare nei forni e nelle fucine della Toscana, della Romagna, del Piemonte e della Svizzera.